L'annuale ballo del Met è un evento per tutto il jet set internazionale e so di essere in ritardo nel commentarlo, ma ho avuto bisogno di tempo per digerire certe "mise" che fanno pensare a tutto fuorché ad abiti da gran sera.
Viene da pensare che, nel momento della scelta dell'abito e della "mise-en-scene", queste dive o presunte tali abbiano avuto uno dei seguenti problemi:
1) perdita momentanea (o permanente) del senso del gusto;
2) acquisizione del senso del ridicolo;
3) botta in testa.
La serata era dedicata alla memoria dello stilista Alexander McQueen, quindi quale migliore occasione per indossare una delle sue creazioni? (che poi non sono neanche sue ma della Sara Burton che ha disegnato l'abito di Kate Middleton e che, in un lampo, è diventata una star quando prima nessuno se la filava)
La Sevigny, sempre al passo coi tempi, ha messo su una bella mantovana degna del periodo vittoriano. Mentre la dello Russo (non posso farci nulla, non mi piace e non mi piacerà mai) mette su uno dei suoi immancabili copricapo e un completo che sembra stia dicendo "Sono passata giusto per un saluto prima di andare ad uccidere un innocente toro a Pamplona". Entrambe le nostre "eroine" vestite McQueen.
Poi c'è Beyoncé con un abito dal taglio " a sirena" e con scollatura a oblò. Non mi pronuncio neanche. Ahimé (perchè amo le creazioni della maison) vestita Emilio Pucci.
Serena Williams poi ha sbagliato giorno e pensava di andare al matrimonio più chiacchierato dell'anno con un abito di Oscar de la Renta.
Ma il capitolo più assurdo di tutta la serata è quello di Chanel. Tra contadinelle fiorate (Kirsten Dunst), drappeggi greci (Blake Lively), tuniche stile sixties (Anna Wintour) e abiti androgini (Freida Pinto) Lagerfeld, a mio parere, ha preso un palo in pieno.
Ovviamente ci sono stati anche abiti da favola e i miei preferiti sono stati il McQueen rosso indossato da Gisele Bündchen e l'abito nero di Oscar de la Renta indossato da Penelope Cruz.
Ovviamente quelli non ve li faccio vedere!
Erika
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